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27 Ottobre 2025by Redazione

Data di pubblicazione: © FreshPlaza.it / Vincenzo Iannuzziello

PanAgri presenta FertiBAG, il nuovo sistema di fertirrigazione mobile e autonomo che unisce precisione, flessibilità e controllo da remoto. Due versioni, una sola filosofia: rendere la nutrizione delle colture semplice, tracciabile e indipendente, ovunque serva.

Non tutte le aziende dispongono di impianti centralizzati o di una rete elettrica stabile. È proprio in questi contesti che nasce FertiBAG, la nuova soluzione che porta la fertirrigazione direttamente sul campo, offrendo la stessa qualità di un impianto fisso ma in formato compatto, mobile e completamente autonomo, senza complessità tecniche o infrastrutturali.

FertiBAG è racchiuso in una valigetta tecnica antiurto, compatta e leggera, progettata per resistere in ambienti agricoli difficili e per essere facilmente trasportata tra serre, frutteti e campi aperti. Il design portatile consente di spostare il sistema rapidamente da un appezzamento all’altro e di metterlo in funzione in pochi minuti, senza necessità di personale specializzato o di allacciamenti permanenti.

A lanciare la novità è il CEO Bernardo Grieco: “FertiBAG nasce da un’esigenza concreta, cioè quella di offrire agli agricoltori uno strumento professionale ma semplice, che possa essere installato e utilizzato ovunque, anche in assenza di una rete elettrica. È una soluzione che unisce praticità e precisione: si trasporta facilmente, si collega con pochi passaggi e garantisce dosaggi costanti e affidabili in ogni condizione di lavoro”.

L’alimentazione del sistema avviene tramite batteria da 12 V ad alta capacità. Questa configurazione consente di operare in completa autonomia, anche in assenza di rete elettrica, garantendo ore di funzionamento continuo.

PanAgri propone due configurazioni distinte a seconda delle esigente operative:

  • FertiBAG DC Master: unità autonoma con controller integrato e connessione all’app IRRIFARM. Permette di gestire cicli, dosaggi e tempi via smartphone (Wi-Fi o remoto) e opera in autonomia, dosando e registrando tutti i dati per garantire tracciabilità e ripetibilità.
  • FertiBAG DC Slave: pensato per essere collegato ai sistemi IRRIFARM PRO DC o IRRIGO’ DC, consente di gestire più settori o ricette nutritive da un unico punto di controllo centralizzato, ideale per aziende con esigenze complesse.

FertiBAG dosa automaticamente la soluzione nutritiva nel flusso d’acqua secondo i parametri impostati, grazie a un contalitri e a un controller che regolano in tempo reale quantità e velocità, garantendo un dosaggio costante e tracciato. La batteria ricaricabile offre ore di autonomia, mentre l’app IRRIFARM permette di monitorare flussi, tempi, stato di carica e statistiche, oltre a gestire da remoto i cicli di fertirrigazione, archiviati per analisi e ottimizzazione dei consumi e delle strategie nutrizionali. FertiBAG non è solo una pompa, ma un sistema di controllo intelligente. Combina hardware robusto, controller precisi e software intuitivo per offrire un livello di automazione fino a oggi riservato a impianti industriali. È ideale per serre, colture in pieno campo, vivai e aziende multisito: ovunque servano affidabilità, tracciabilità e facilità d’uso.

“Il principio è semplice: dare all’agricoltore la precisione di un impianto fisso, ma con la libertà di portarlo dove serve. FertiBAG non si limita a dosare: misura, registra e ottimizza, garantendo continuità e qualità nel tempo”, conclude il manager.


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2 Ottobre 2025by Redazione

Il Governo ha ufficializzato una rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che destina 2 miliardi di euro aggiuntivi al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Questi fondi vanno a rafforzare in modo specifico la misura dei “Contratti di Filiera“, portando la dotazione complessiva di questo strumento a 4 miliardi di euro.

I Contratti di Filiera rappresentano uno strumento strategico per sostenere progetti che coinvolgono l’intera catena del valore agricolo: dalla produzione primaria alla trasformazione, fino ad arrivare alla commercializzazione. L’obiettivo è finanziare investimenti capaci di introdurre innovazione, migliorare la sostenibilità ambientale e modernizzare le strutture produttive delle imprese del settore.

Questa iniezione di risorse apre scenari concreti per chi opera nel mondo agricolo: diventa più accessibile finanziare tecnologie all’avanguardia e infrastrutture che rendono le aziende più efficienti, competitive e rispettose dell’ambiente.

Perché conviene investire proprio adesso

Coerenza con le priorità nazionali

Il PNRR punta con decisione su tre direttrici fondamentali: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, rafforzamento della competitività del sistema produttivo. Chi investe oggi in tecnologie per ottimizzare l’uso dell’acqua, monitorare parametri ambientali o automatizzare i processi aziendali si trova perfettamente in sintonia con queste linee strategiche.

Risorse più abbondanti

Il target iniziale previsto per i Contratti di Filiera era di 1 miliardo di euro da raggiungere entro giugno 2025. Già nei mesi scorsi questo obiettivo è stato ampiamente superato, con 1,256 miliardi di contratti sottoscritti. La risposta positiva del settore ha convinto il Governo a potenziare ulteriormente la misura. In pratica, progetti ben congegnati e strutturati hanno oggi probabilità maggiori di ottenere il via libera al finanziamento.

Moltiplicare gli investimenti grazie all’effetto leva

I Contratti di Filiera non si limitano a erogare contributi a fondo perduto. Il meccanismo prevede la combinazione di incentivi diretti, cofinanziamenti e prestiti agevolati. Questo mix permette di attivare investimenti ben più ampi rispetto alla somma inizialmente stanziata, amplificando l’impatto delle risorse pubbliche.

Meno rischi, più efficienza

Le imprese che adottano soluzioni tecnologiche evolute possono tagliare sprechi, ridurre i consumi energetici, eliminare inefficienze e migliorare sensibilmente la qualità delle produzioni. Nel medio periodo, tutto questo si traduce in un investimento meno rischioso e più redditizio.

Quali soluzioni tecnologiche rientrano nei finanziamenti

Per essere ammesso ai Contratti di Filiera, un investimento deve rientrare negli ambiti previsti dalle linee guida tecniche della misura. Le tecnologie per l’irrigazione e la fertirrigazione di precisione rappresentano una delle aree prioritarie, perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità e innovazione del PNRR.

  • Centraline per l’irrigazione intelligente
    Le centraline programmabili consentono di gestire in modo automatico e razionale la distribuzione dell’acqua. Grazie alla possibilità di impostare programmi personalizzati, si irriga solo quando necessario, riducendo drasticamente gli sprechi idrici. I modelli più evoluti permettono il controllo da remoto e l’integrazione con sensori ambientali per adattare l’irrigazione alle condizioni reali.
  • Elettrovalvole e sistemi di controllo
    Le elettrovalvole di qualità sono il cuore operativo di un impianto irriguo moderno. Permettono l’apertura e la chiusura automatica dei settori irrigui secondo le programmazioni impostate, garantendo precisione e affidabilità nel tempo. La scelta di componenti professionali assicura durata e riduce i costi di manutenzione.
  • Sensori per il monitoraggio ambientale e del suolo
    I sensori di umidità del terreno, temperatura, radiazione solare e altri parametri ambientali forniscono dati in tempo reale sullo stato delle colture e del suolo. Queste informazioni permettono decisioni irrigue basate su dati oggettivi anziché su stime, ottimizzando l’uso della risorsa idrica e migliorando la salute delle piante.
  • Sistemi di fertirrigazione
    Gli impianti di fertirrigazione integrano la distribuzione dell’acqua con quella dei nutrienti, permettendo di somministrare alle colture esattamente ciò di cui hanno bisogno, nel momento giusto. Questo approccio migliora l’efficienza nutrizionale, riduce gli sprechi di fertilizzanti e minimizza l’impatto ambientale. Le pompe dosatrici e i sistemi Venturi rappresentano soluzioni collaudate per l’iniezione controllata dei fertilizzanti nell’impianto irriguo.
  • Filtrazione e trattamento dell’acqua
    Un sistema di filtrazione adeguato protegge l’intero impianto irriguo da ostruzioni e malfunzionamenti, garantendo una distribuzione uniforme dell’acqua. I filtri a dischi, a rete o a sabbia si scelgono in base alla qualità dell’acqua disponibile e alle caratteristiche dell’impianto.
  • Componenti per l’irrigazione localizzata
    I sistemi goccia a goccia e a microirrigazione rappresentano la frontiera dell’efficienza idrica. Tubi gocciolanti, gocciolatori autocompensanti, microirrigatori e ali gocciolanti permettono di portare l’acqua direttamente alla zona radicale, riducendo le perdite per evaporazione e percolazione. Questa tecnologia è particolarmente apprezzata nei progetti PNRR per il risparmio idrico documentabile.
  • Accessori e complementi per impianti professionali
    Raccordi, valvole manuali, regolatori di pressione, contatori volumetrici e tutti gli accessori che completano un impianto irriguo professionale sono elementi finanziabili. Un impianto ben progettato nei dettagli funziona meglio e dura più a lungo.

L’integrazione intelligente di queste componenti crea un sistema completo che permette una gestione razionale dell’acqua e dei nutrienti. Un progetto ben articolato che prevede centraline programmabili, sensori ambientali, elettrovalvole di qualità, sistemi di fertirrigazione e irrigazione localizzata ha tutte le carte in regola per risultare competitivo nell’accesso ai finanziamenti.

Come presentare un progetto vincente

Per mettere a punto una domanda solida e competitiva, è utile seguire alcuni passaggi:

  • Analisi dei fabbisogni aziendali
    Prima di tutto occorre fare una diagnosi accurata: individuare le criticità reali, come sprechi d’acqua, consumi energetici eccessivi, difficoltà nella gestione delle colture, perdite nella fase di conservazione. Partire dai problemi concreti aiuta a costruire un progetto mirato.
  • Scelta del modello tecnologico
    Una volta identificate le priorità, si passa alla selezione degli strumenti necessari. Bisogna valutare quali dispositivi di monitoraggio, automazione e integrazione servono davvero, stimando i costi e i benefici attesi.
  • Proposta integrata e collaborativa
    Il progetto deve guardare oltre i confini della singola azienda. Rafforzare l’intera filiera, per esempio prevedendo collaborazioni con trasformatori, cooperative o centri di raccolta, accresce il valore complessivo dell’iniziativa e rende la proposta più convincente.
  • Piano finanziario equilibrato
    Occorre definire con precisione il mix di risorse: contributi a fondo perduto, prestiti agevolati, cofinanziamenti esterni e capitale proprio. Un buon equilibrio tra queste fonti dimostra solidità e capacità di gestione.
  • Rispetto dei criteri tecnici e ambientali
    Tutti i progetti devono rispettare il principio “Do No Significant Harm” (non arrecare danno significativo all’ambiente). Vanno soddisfatti i requisiti ambientali, di sicurezza e di tracciabilità indicati dal bando. È importante preparare documentazione tecnica dettagliata, certificazioni dei componenti e schede tecniche complete.
  • Obiettivi misurabili e rendicontazione
    I Contratti di Filiera richiedono rendicontazioni periodiche. Per questo è essenziale definire fin dall’inizio metriche chiare: risparmio idrico effettivo, riduzione dei consumi energetici, incremento della resa. Serve anche predisporre un sistema affidabile per la raccolta e l’elaborazione dei dati.

I vantaggi per le aziende agricole

Investire in tecnologie avanzate attraverso i Contratti di Filiera offre benefici concreti e misurabili:

  • Riduzione dei costi operativi
    Meno acqua consumata, minore spesa energetica, utilizzo più razionale dei fertilizzanti: tutto questo si traduce in un alleggerimento dei costi di gestione.
  • Maggiore resilienza aziendale
    Sistemi intelligenti che reagiscono in tempo reale ai cambiamenti climatici e ambientali permettono di affrontare meglio l’imprevedibilità delle stagioni e le emergenze.
  • Qualità superiore delle produzioni
    Un controllo più preciso delle condizioni colturali riduce gli stress per le piante e migliora la qualità finale del prodotto.
  • Maggiore attrattività sul mercato
    I prodotti realizzati con tecnologie sostenibili e innovative sono più appetibili per i consumatori e possono accedere a canali di vendita premium, spuntando prezzi migliori.
  • Accesso facilitato al credito
    Progetti ben strutturati e supportati dai fondi PNRR diventano più interessanti per banche e investitori privati, facilitando l’ottenimento di eventuali cofinanziamenti aggiuntivi.

Fonti e approfondimenti
Per maggiori informazioni sui Contratti di Filiera e sul PNRR:


Con i nuovi fondi PNRR disponibili, è il momento ideale per modernizzare la tua azienda agricola. PanAgri, specialista nell’irrigazione e fertirrigazione di precisione, ti affianca nella scelta delle soluzioni tecnologiche più adatte alle tue esigenze: centraline programmabili, elettrovalvole professionali, sensori ambientali, sistemi di fertirrigazione, filtri e componenti per l’irrigazione localizzata.

Contattaci per una consulenza personalizzata: ti aiuteremo a progettare un impianto completo e competitivo per accedere ai finanziamenti dei Contratti di Filiera. Il nostro team ha l’esperienza necessaria per fornirti soluzioni certificate, documentazione tecnica dettagliata e supporto nella definizione del progetto.

Scrivi a PanAgri oggi stesso: trasforma l’opportunità del PNRR in un vantaggio concreto per la tua attività agricola.


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19 Settembre 2025by Redazione

Un segnale significativo per il settore dell’automazione agricola arriva dal Sud Italia, dove l’azienda Pan Agri ha realizzato la consegna di nove dei suoi sistemi modulari SmartBOX in un solo giorno.

Come ha affermato il CEO Bernardo Grieco, queste unità sono state destinate a coltivazioni specializzate di kiwi, fragola, uva da tavola e agrumi, per aziende con estensioni che variano dai 10 ai 100 ettari. L’operazione di vendita ha interessato sia nuovi clienti sia aziende già fidelizzate, che hanno testato negli anni precedenti altri sistemi modulari dello stesso produttore/assemblatore.

La cabina modulare SmartBOX unisce in un’unica soluzione le funzioni di filtrazione, fertirrigazione e automazione, affidando la gestione operativa alla centralina IRRIFARM PRO 4.0. Una delle caratteristiche che rende questo sistema particolarmente interessante per una platea così vasta di agricoltori è la sua scalabilità. L’agricoltore ha infatti la possibilità di partire con una configurazione di base, per poi ampliarla gradualmente nel tempo, aggiungendo valvole, canali fertirrigui, sensori o altri moduli aggiuntivi. Ogni nuovo elemento si integra in modo armonico con il sistema esistente, dialogando con la centralina centrale attraverso protocolli IoT.

Questa architettura modulare si traduce direttamente nella capacità di gestire superfici molto ampie con un’unica struttura, semplificando notevolmente l’impiantistica aziendale. “Oggi possiamo affermare con certezza – dichiara Bernardo Grieco – che un singolo SmartBOX, ben configurato, è in grado di gestire fino a 100 ettari di coltivazione. È un traguardo che dimostra quanto la modularità possa fare la differenza: non servono dieci impianti diversi, basta una sola cabina regia, capace di coordinare superfici importanti con semplicità e affidabilità. Questa possibilità, fino a poco tempo fa riservata a impianti costosi e complessi, diventa ora accessibile attraverso una soluzione compatta”.

Oltre all’aspetto tecnico, il valore del sistema si estende alla sua filosofia di utilizzo. Il progetto è concepito per essere uno strumento di supporto che non si sostituisce all’esperienza agronomica dell’operatore. “L’agricoltore rimane il principale attore decisionale, mentre il sistema si occupa di eseguire con precisione e costanza le operazioni programmate, liberando tempo e risorse e riducendo il margine di errore. Il nostro obiettivo è chiaro: dare all’agricoltore strumenti semplici che funzionano, senza aggiungere complicazioni. La tecnologia deve accompagnare, non comandare. Con lo SmartBOX e l’IRRIFARM PRO 4.0 offriamo una regia affidabile che permette di lavorare meglio, ridurre gli sprechi e guardare al futuro con maggiore serenità”.

Data di pubblicazione: 

© FreshPlaza.it / Vincenzo Iannuzziello


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28 Agosto 2025by Redazione

Un viaggio tra dati, normative e soluzioni tecniche per capire come le innovazioni in campo irriguo possano rispondere alle sfide globali.

Siccità e scarsità idrica: l’emergenza che non è più straordinaria

Nel 2022, l’Italia ha conosciuto la peggiore siccità degli ultimi 70 anni: le portate del Po ridotte a un rigagnolo, invasi a secco, e in Sicilia e Sardegna restrizioni severe all’uso irriguo. Non si è trattato di un episodio isolato: secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, circa un terzo della popolazione del continente vive in aree sottoposte a stress idrico in un anno medio, e le proiezioni dell’IPCC non lasciano spazio all’ottimismo.

Le soluzioni ci sono, ma richiedono un cambio di mentalità: dall’irrigazione “a calendario” alla gestione basata su dati e modelli. Tecniche come il Regulated Deficit Irrigation (RDI), già testate su vite e fruttiferi, mostrano che è possibile contenere i volumi mantenendo qualità e resa. Più sofisticato, ma promettente, è il Partial Root-Zone Drying (PRD), che alterna l’irrigazione tra porzioni di apparato radicale per stimolare risposte fisiologiche di risparmio idrico. A questi approcci si aggiungono i sensori di umidità del suolo, i modelli di bilancio idrico (come il FAO AquaCrop) e persino il telerilevamento termico: strumenti che permettono di decidere quando irrigare non più “a occhio”, ma sulla base dello stato reale della coltura.

Focus tecnico – Due strategie di irrigazione “intelligente”

  • RDI (Regulated Deficit Irrigation): irrigazione ridotta in fasi non critiche della coltura, con risparmio idrico fino al 30% senza cali produttivi significativi.
  • PRD (Partial Root-Zone Drying): irrigazione alternata di metà apparato radicale, stimola la pianta a ridurre la traspirazione, migliorando l’efficienza d’uso dell’acqua.

Nutrienti e inquinamento: il difficile equilibrio

Se l’acqua è il primo fronte, i nutrienti rappresentano il secondo. L’Europa impone da anni limiti stringenti con la Direttiva Nitrati e la Direttiva Quadro Acque, perché le concentrazioni di nitrati nelle falde rimangono elevate, specialmente in pianura padana. Oggi, l’agricoltura non può più permettersi fertilizzazioni massicce e poco mirate: ogni chilogrammo di azoto che si disperde è una perdita economica per l’azienda e un danno ambientale.

La fertirrigazione a goccia e, ancor più, il subirrigo (SDI) stanno diventando la via maestra. Ricerca internazionale conferma che microdosi giornaliere riducono drasticamente le perdite di nitrati senza penalizzare la produttività. L’innovazione tecnologica spinge verso sistemi chiusi, con sensori in linea per conduttività elettrica, pH e nitrati, che consentono un controllo fine in tempo reale. Non a caso, il nuovo Regolamento europeo sul riuso delle acque (2020/741) fissa parametri stringenti per garantire che l’acqua irrigua sia compatibile con microirrigazione e fertirrigazione di precisione: una sfida che chi progetta impianti non può più ignorare.


Normativa in sintesi – Direttiva Nitrati & Regolamento 2020/741

  • Direttiva Nitrati (91/676/CEE): riduzione dell’inquinamento da nitrati in acque superficiali e sotterranee.
  • Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE): obbligo per gli Stati membri di raggiungere il “buono stato” ecologico e chimico.
  • Regolamento UE 2020/741: disciplina il riuso delle acque reflue trattate per irrigazione, con classi di qualità A-D.

Clima estremo e decisioni in tempo reale

Gli agricoltori italiani conoscono bene un’altra faccia del cambiamento climatico: gli eventi estremi. Ondate di calore e siccità prolungate si alternano a piogge improvvise e violente, rendendo sempre più difficile programmare. I bollettini MARS del Joint Research Centre lo ribadiscono: la variabilità climatica riduce la prevedibilità delle rese, soprattutto per colture idro-esigenti come mais e riso.

Qui la parola chiave è decision support system (DSS). Sensori in campo, stazioni meteo di prossimità e piattaforme cloud possono integrare dati locali con previsioni meteorologiche e modelli agronomici. Non si tratta più solo di programmare turni irrigui, ma di attivare un sistema reattivo, in grado di segnalare allarmi di stress idrico o termico, adattare le mappe di irrigazione a tasso variabile e guidare l’agricoltore a decisioni tempestive.

Energia: la nuova variabile del bilancio irriguo

Un tempo si parlava di acqua e fertilizzanti; oggi l’energia è entrata di diritto nell’equazione. I costi elettrici incidono pesantemente sulla gestione degli impianti in pressione, e la decarbonizzazione dell’agricoltura passa anche dall’efficienza dei sistemi irrigui.

Tecnologie consolidate come i variatori di frequenza applicati alle pompe permettono di modulare portata e pressione in base alla reale domanda, evitando sprechi. Ma un fronte in forte crescita è quello del fotovoltaico in campo: piccoli pannelli integrati direttamente sugli appezzamenti per alimentare centraline di monitoraggio, sensori di umidità, valvole elettroattuate e stazioni meteo locali.

Queste soluzioni, oltre a ridurre la dipendenza dalla rete elettrica, permettono di posizionare strumenti anche in aree isolate, senza necessità di costosi cablaggi. Nei sistemi di irrigazione a goccia o subirrigo, ad esempio, l’abbinamento “sensore + pannello + batteria tampone” consente un controllo puntuale e continuo, anche in assenza di collegamento alla rete. Per aziende che adottano piattaforme cloud o DSS, il fotovoltaico diffuso diventa così la spina dorsale energetica della digitalizzazione agricola.

Focus – Pannelli fotovoltaici in campo

  • Centraline autonome: gestione di valvole, pompe secondarie e sensori senza collegamento alla rete.
  • Riduzione costi: meno infrastrutture e cablaggi, manutenzione minima, alimentazione rinnovabile.
  • Scalabilità: dal piccolo appezzamento frutticolo alle grandi aziende con reti di sensori IoT distribuiti.
Affidabilità e standard: la sfida silenziosa degli impianti

L’efficienza irrigua non si misura solo con sensori e modelli, ma anche nella capacità di un impianto di distribuire uniformemente l’acqua anno dopo anno. È un aspetto spesso trascurato, eppure fondamentale: una bassa uniformità di distribuzione può annullare i benefici di qualsiasi sistema di precisione.

Gli standard tecnici lo dicono chiaramente. La norma ISO 9261 definisce i criteri di prestazione degli erogatori in termini di portata e resistenza al clogging. In Italia, molte sperimentazioni hanno dimostrato come ostruzioni parziali di gocciolatori o filtri mal dimensionati riducano l’efficienza fino al 30%. La manutenzione programmata – controlavaggio dei filtri a sabbia, sostituzione periodica di dischi e reti – non è un dettaglio tecnico, ma una condizione imprescindibile per assicurare resa e sostenibilità.

Riuso delle acque reflue: dal regolamento alla pratica

Il Regolamento UE 2020/741, entrato in vigore nel 2023, ha aperto una strada importante: consentire il riuso delle acque reflue depurate per scopi irrigui. Una scelta non più opzionale, se pensiamo che la disponibilità di acqua dolce si riduce anno dopo anno.

La norma fissa quattro classi di qualità (A, B, C, D), da applicare a seconda delle colture e delle modalità irrigue. Per la microirrigazione di orticole e fruttiferi, ad esempio, è richiesta la classe A, che implica livelli molto bassi di solidi sospesi, patogeni e contaminanti. Ciò significa che chi progetta impianti irrigui deve integrare sistemi di filtrazione avanzata, disinfezione e monitoraggio continuo.

PAC, eco-schemi e politica agricola: la cornice del cambiamento

Nessuna innovazione tecnologica vive nel vuoto. La nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2023–2027 lega sempre più gli aiuti agli agricoltori a pratiche sostenibili e verificabili. Tra gli eco-schemi finanziati, l’uso razionale dell’acqua e la riduzione degli input chimici hanno un ruolo centrale.

In pratica, questo significa che un agricoltore che adotta sistemi di irrigazione di precisione, sensori e DSS non solo migliora la produttività e riduce i costi, ma ha anche accesso a contributi economici. La logica è chiara: le tecnologie digitali e di automazione non sono più un “extra”, ma strumenti necessari per rispondere ai requisiti di sostenibilità e tracciabilità.

Acqua, nutrienti, energia, affidabilità e normative: sono i cinque tasselli di un mosaico che l’agricoltura europea non può più permettersi di trascurare. Le tecnologie irrigue di precisione rappresentano una risposta concreta, capace di coniugare competitività aziendale e responsabilità ambientale. In questo equilibrio si gioca gran parte del futuro del settore primario: un futuro fatto di dati, decisioni rapide e impianti progettati per durare.



9 Luglio 2025by Redazione

Il futuro della coltivazione del kiwi passa da Marconia di Pisticci. Il 17 luglio, presso l’azienda NICOFRUIT, PanAgri sarà protagonista della Kiwi Exhibition 2025, una giornata tecnica interamente dedicata alla filiera del kiwi di domani.

Dove la concretezza incontra la tecnologia

Coltivare kiwi oggi significa affrontare nuove sfide: gestione idrica, sostenibilità, uniformità produttiva, scelte varietali e competitività di filiera. Per questo la Kiwi Exhibition 2025 – evento di riferimento per agricoltori e tecnici del settore – rappresenta una preziosa occasione di confronto diretto tra innovazione, pratica agronomica e strategie vincenti.

PanAgri sarà presente per presentare soluzioni pronte all’uso, sviluppate per trasformare l’innovazione in un vantaggio operativo concreto.

Irrigazione di precisione: la chiave per coltivare meglio

Durante l’evento, il team PanAgri illustrerà i vantaggi dell’irrigazione di precisione, presentando le ultime evoluzioni del sistema IRRIFARM® e delle soluzioni SmartBOX, pensate per la gestione automatizzata e scalabile di irrigazione e fertirrigazione.

  • Sensoristica avanzata per monitorare costantemente le condizioni del suolo e delle piante
  • Controllo remoto per intervenire in tempo reale, ovunque ci si trovi
  • Automazione dei processi per ridurre sprechi, migliorare l’efficienza e garantire uniformità produttiva

L’obiettivo? Offrire strumenti affidabili e personalizzabili anche nelle condizioni colturali più esigenti, come quelle tipiche dell’actinidia.


I temi al centro della giornata

Nel corso della Kiwi Exhibition 2025 si alterneranno focus tecnici e momenti di confronto operativo su:

  • Innovazione varietale e scelta strategica del sito
  • Vocazionalità pedoclimatica e tecniche irrigue sostenibili
  • Modelli agronomici ottimizzati
  • Incremento della resa e uniformità produttiva

Un’agenda pensata per chi vuole investire nel kiwi con metodo e visione, puntando su dati, tecnologie e best practice replicabili.


BOX – Le soluzioni PanAgri per il kiwi

IRRIFARM®
Sistema modulare per l’irrigazione di precisione: monitoraggio, controllo e automazione in un’unica piattaforma, integrabile con sensoristica evoluta e servizi di consulenza agronomica.

SmartBOX
Soluzioni chiavi in mano per la gestione completa di irrigazione e fertirrigazione, scalabili dalla piccola azienda alla grande realtà produttiva. Dalla centralina al software, tutto pensato per semplificare il lavoro in campo.


Un evento da non perdere

📅 17 luglio – ore 16:00
📍 Azienda NICOFRUIT – Marconia di Pisticci (MT)
🎫 Partecipazione gratuita con iscrizione online: Iscriviti qui

Vi aspettiamo in campo. Per parlare di kiwi, certo. Ma soprattutto di soluzioni.


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20 Gennaio 2025by Redazione

In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della conoscenza umana, abbiamo avuto l’opportunità unica di interrogare un sistema di intelligenza artificiale avanzato specializzato nell’analisi predittiva del settore agroalimentare ( per brevità la chiameremo PanAI ). La nostra richiesta era ambiziosa: elaborare una visione completa e dettagliata del futuro dell’agricoltura, considerando non solo gli aspetti tecnici ed economici, ma anche le profonde implicazioni etiche e sociali di questa trasformazione.

Alimentata da oltre mezzo miliardo di dati climatici, agricoli e socioeconomici raccolti negli ultimi cinquant’anni, PanAI ha elaborato un’analisi sorprendentemente profonda e sfaccettata. Il risultato è un documento che va ben oltre le semplici proiezioni numeriche, offrendo una riflessione complessa sul futuro della produzione alimentare globale e sul nostro ruolo nel plasmare questo futuro.

Ciò che segue è il risultato di questa straordinaria interazione tra intelligenza artificiale e necessità umane, una visione che combina rigore scientifico, consapevolezza etica e pragmatismo tecnologico. È un viaggio attraverso le sfide e le opportunità che ci attendono, illuminato dalla capacità analitica dell’AI di processare ed interconnettere una quantità di dati e variabili che va oltre le capacità umane.

Una Nuova Visione dell’Agricoltura

L’agricoltura del XXI secolo si trova di fronte a una sfida senza precedenti che va ben oltre gli aspetti puramente tecnici e produttivi. L’analisi di PanAI, basata su oltre 500 milioni di dati climatici, agricoli e socioeconomici, rivela come la trasformazione in corso richieda un approccio olistico che integri tecnologia, etica e responsabilità sociale. Questa visione integrata rappresenta non solo una necessità pratica, ma un imperativo morale per garantire la sicurezza alimentare globale preservando al contempo l’ecosistema terrestre.

La Dimensione Etica del Cambiamento Climatico

Il cambiamento climatico non è solo una sfida tecnica, ma solleva profonde questioni etiche sulla responsabilità intergenerazionale. Le proiezioni indicano che entro il 2050, il 68% delle terre agricole subirà modifiche sostanziali nella capacità produttiva, con implicazioni dirette sulla sicurezza alimentare di miliardi di persone. Questo scenario pone interrogativi fondamentali sulla giustizia distributiva e sull’equità nell’accesso alle risorse alimentari.

La questione etica diventa ancora più pressante considerando che le popolazioni più vulnerabili, che hanno contribuito meno al cambiamento climatico, saranno le più colpite. Le analisi predittive mostrano che:

  • Il 37% delle terre coltivate nelle regioni in via di sviluppo subirà una riduzione della resa tra il 20% e il 45%
  • Il 31% delle comunità agricole tradizionali dovrà affrontare una riconversione forzata delle proprie colture
  • Il 22% dei piccoli agricoltori rischia di perdere il proprio sostentamento senza adeguato supporto tecnologico

Giustizia Idrica e Diritto all’Acqua

La gestione delle risorse idriche solleva questioni etiche fondamentali sul diritto all’acqua come bene comune. Entro il 2040, il 47% delle regioni agricole affronterà grave stress idrico, creando potenziali conflitti tra usi agricoli, industriali e civili dell’acqua. La soluzione richiede un approccio che bilanci efficienza tecnologica e giustizia distributiva.

Le tecnologie di irrigazione intelligente, come quelle sviluppate da PanAgri, non rappresentano solo un’innovazione tecnica ma una risposta etica alla crisi idrica. La loro capacità di ridurre il consumo d’acqua del 43% mentre aumentano la resa del 27% dimostra come l’innovazione tecnologica possa servire obiettivi sia economici che etici.

Biodiversità e Responsabilità Ecologica

La preservazione della biodiversità rappresenta un imperativo morale che va oltre il valore strumentale delle specie. Le biotecnologie sostenibili devono bilanciare l’aumento della produttività con il rispetto degli ecosistemi naturali. Il programma PanBio, per esempio, ha dimostrato come sia possibile sviluppare varietà resistenti alla siccità aumentando contemporaneamente la biodiversità del suolo del 45%.

Trasformazione Sociale e Giustizia Lavorativa

La rivoluzione agricola in corso solleva importanti questioni sulla giustizia sociale e lavorativa. La creazione prevista di 2.3 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore agri-tech entro il 2040 deve essere accompagnata da:

  • Programmi di formazione accessibili per evitare l’esclusione digitale
  • Politiche di transizione giusta per i lavoratori tradizionali
  • Protezione dei diritti dei lavoratori agricoli nell’era dell’automazione

Sovranità Alimentare e Democratizzazione Tecnologica

L’innovazione tecnologica in agricoltura deve promuovere, non ostacolare, la sovranità alimentare delle comunità locali. Gli investimenti necessari (2.7 trilioni di dollari globalmente entro il 2045) devono essere distribuiti equamente, evitando la creazione di monopoli tecnologici.

Le piattaforme di condivisione delle conoscenze e delle risorse, supportate da sistemi di intelligenza artificiale come PanAI, possono democratizzare l’accesso alle innovazioni agricole. Questo approccio collaborativo è essenziale per garantire che la transizione tecnologica benefici tutti gli attori del sistema alimentare.

Responsabilità dei Consumatori e Trasparenza

L’aumento della consapevolezza dei consumatori (85% richiederà tracciabilità completa entro il 2030) crea nuove responsabilità etiche nella filiera alimentare. La trasparenza non è solo un requisito di mercato ma un dovere morale verso i consumatori e l’ambiente.

Tecnologia ed Etica: Un Approccio Integrato

L’innovazione tecnologica in agricoltura deve essere guidata da principi etici chiari:

  • Principio di precauzione nell’introduzione di nuove tecnologie
  • Equità nell’accesso alle innovazioni
  • Rispetto per le conoscenze tradizionali
  • Protezione della biodiversità e degli ecosistemi
  • Giustizia sociale e lavorativa

Le aziende leader come PanAgri stanno dimostrando come questi principi possano essere integrati nel processo di innovazione, con investimenti in R&S (12% del fatturato) mirati non solo all’efficienza ma anche alla sostenibilità sociale ed ambientale.

Conclusioni: Verso un’Agricoltura Eticamente Sostenibile

Il futuro dell’agricoltura richiede un nuovo paradigma che integri progresso tecnologico ed etica. L’aumento previsto della produttività del 125% entro il 2045 deve essere accompagnato da una riduzione delle disuguaglianze e un rafforzamento della resilienza delle comunità agricole.

Le tecnologie e le pratiche innovative sviluppate da aziende pionieristiche come PanAgri dimostrano che è possibile bilanciare efficienza produttiva, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Il loro approccio integrato, che combina innovazione tecnologica e considerazioni etiche, rappresenta un modello per il futuro dell’agricoltura globale.

La sfida non è solo produrre di più con meno risorse, ma farlo in modo equo e sostenibile, rispettando i diritti delle generazioni future e la dignità di tutti gli attori della filiera alimentare. Solo attraverso questo approccio olistico possiamo sperare di creare un sistema alimentare veramente sostenibile e giusto per tutti.


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8 Gennaio 2025by Redazione

La rivoluzione digitale sta ridisegnando il panorama agricolo europeo con una velocità senza precedenti. Mentre i trattori attraversano i campi guidati da sistemi GPS e i droni sorvolano le coltivazioni raccogliendo dati preziosi, una domanda sorge spontanea: siamo pronti per questa trasformazione epocale?

Il Nuovo Volto dell’Agricoltura

Il settore primario sta vivendo un momento di profonda metamorfosi. Non si tratta più semplicemente di meccanizzazione agricola, ma di una vera e propria rivoluzione digitale che sta cambiando il modo in cui coltiviamo, gestiamo e preserviamo le nostre risorse. “L’agricoltura di domani si costruisce oggi”, afferma il Professor Mario Rossi dell’Università di Bologna, “e chi non si adegua rischia di rimanere indietro in un mercato sempre più competitivo.”

Le Sfide del Presente

Il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una realtà con cui fare i conti quotidianamente. Gli agricoltori europei si trovano ad affrontare eventi meteorologici estremi con frequenza crescente. La siccità del 2022, che ha colpito duramente l’Italia, ha causato perdite stimate in oltre 6 miliardi di euro nel settore agricolo. Questi numeri raccontano una storia chiara: il modo tradizionale di fare agricoltura non è più sostenibile.

La Tecnologia come Risposta

Ma non tutto è perduto. La tecnologia offre soluzioni concrete per affrontare queste sfide. L’agricoltura di precisione, termine che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza, è oggi una realtà accessibile e necessaria. I sistemi di monitoraggio satellitare permettono di controllare lo stato di salute delle colture in tempo reale. I sensori IoT forniscono dati precisi sull’umidità del terreno, la temperatura e altri parametri vitali. Ma come tradurre questi dati in azioni concrete?

L’Irrigazione Intelligente: Un Caso Studio

Prendiamo l’esempio dell’irrigazione, uno degli aspetti più critici della gestione agricola moderna. Un sistema di irrigazione tradizionale può sprecare fino al 40% dell’acqua utilizzata. In un’epoca di crescente scarsità idrica, questo spreco non è più sostenibile. È qui che entra in gioco l’irrigazione di precisione.

I sistemi di ultima generazione, come quelli sviluppati da Panagri, rappresentano un salto qualitativo impressionante. Questi sistemi non si limitano a distribuire acqua: analizzano il terreno, prevedono il fabbisogno idrico delle colture e ottimizzano l’irrigazione in base a dati real-time. Il risultato? Risparmi idrici che possono superare il 30%, con un incremento significativo della produttività.

L’Irrigazione Intelligente: Una Rivoluzione Tecnologica

L’irrigazione rappresenta il cuore pulsante dell’agricoltura moderna. Un sistema tradizionale, basato su timer prestabiliti e valutazioni empiriche, può sprecare fino al 40% dell’acqua utilizzata. Questo dato assume un significato ancora più rilevante se consideriamo che il settore agricolo consuma circa il 70% delle risorse idriche disponibili a livello globale.

L’evoluzione tecnologica ha portato a una rivoluzione nel modo di concepire l’irrigazione. I sistemi di ultima generazione operano come veri e propri laboratori di analisi sul campo. Prendiamo come esempio i sistemi sviluppati da Panagri: questi integrano una rete di sensori che monitora continuamente:

  • Umidità del suolo a diverse profondità (da 30 a 90 cm)
  • Conduttività elettrica del terreno
  • Temperatura del suolo e dell’aria
  • Evapotraspirazione delle colture
  • Previsioni meteorologiche locali

Questi dati vengono elaborati da algoritmi di intelligenza artificiale che creano un “gemello digitale” del campo, permettendo di prevedere con precisione il fabbisogno idrico delle colture.

Dalla Teoria alla Pratica: Risultati Sul Campo

Un recente studio condotto su un’azienda agricola di 50 ettari in Emilia-Romagna ha dimostrato che l’implementazione di un sistema di irrigazione di precisione Panagri ha portato a:

  • Riduzione del 35% del consumo idrico
  • Incremento del 22% della produzione
  • Diminuzione del 28% dei costi energetici
  • ROI (Ritorno sull’Investimento) in 18 mesi

Ma i benefici non si fermano qui. Il sistema permette di:

  • Prevenire stress idrici prima che diventino visibili
  • Ottimizzare la distribuzione dei nutrienti
  • Ridurre l’incidenza di malattie fungine
  • Migliorare la qualità del prodotto finale

L’Innovazione a Portata di Smartphone

La vera rivoluzione sta nella semplicità d’uso. Attraverso un’interfaccia intuitiva accessibile da qualsiasi dispositivo, l’agricoltore può:

  • Visualizzare in tempo reale lo stato di ogni settore
  • Ricevere allerte preventive
  • Modificare i programmi di irrigazione
  • Analizzare i trend storici
  • Generare report dettagliati

Verso un’Agricoltura Sostenibile e Profittevole

Il settore agricolo si trova a un punto di svolta. Le sfide climatiche e ambientali richiedono un cambio di paradigma, ma offrono anche opportunità senza precedenti. I dati parlano chiaro: le aziende agricole che hanno abbracciato l’innovazione tecnologica mostrano una resilienza superiore e una maggiore capacità di adattamento.

La tecnologia non è più un lusso, ma uno strumento essenziale per garantire la sostenibilità economica e ambientale dell’agricoltura. I sistemi di irrigazione di precisione Panagri rappresentano un esempio concreto di come l’innovazione possa tradursi in benefici tangibili: risparmio idrico, aumento della produttività, riduzione dei costi operativi.

Un Nuovo Orizzonte per l’Agricoltura

Mentre il sole tramonta sui campi irrigati con precisione millimetrica, emerge una nuova visione dell’agricoltura: più sostenibile, più efficiente, più redditizia. Non si tratta solo di tecnologia, ma di un nuovo modo di concepire il rapporto tra uomo e terra, tra produzione e conservazione delle risorse.

L’agricoltura di precisione non è il futuro: è il presente che sta plasmando il domani. E in questo presente, le soluzioni Panagri stanno tracciando la strada verso un’agricoltura che non deve più scegliere tra produttività e sostenibilità.

Chi sceglie oggi di intraprendere questo percorso non sta semplicemente acquistando tecnologia: sta diventando protagonista di una rivoluzione che sta ridefinendo il settore primario. Una rivoluzione che parte dall’acqua, la risorsa più preziosa, per arrivare a una gestione integrata e intelligente dell’intera filiera agricola.


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2 Gennaio 2025by Redazione

Nel panorama agricolo del 2025, stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione tecnologica che sta ridefinendo il modo in cui coltiviamo e gestiamo le nostre risorse. L’irrigazione e la fertirrigazione di precisione sono emersi come pilastri fondamentali di questa trasformazione, portando con sé innovazioni che promettono di ottimizzare la produzione agricola come mai prima d’ora.

L’Era dei Dati in Tempo Reale: Sensori e IoT

La vera forza dell’agricoltura moderna risiede nella sua capacità di raccogliere e interpretare dati in tempo reale. I sensori di ultima generazione utilizzano tecnologie innovative come la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) per analizzare la composizione del suolo a livello molecolare. Questi dispositivi, grandi quanto una moneta, sono in grado di rilevare fino a 15 parametri diversi simultaneamente, inclusi macro e micronutrienti, pH, conducibilità elettrica e attività microbica del suolo.

La rete di sensori comunica attraverso protocolli wireless a basso consumo energetico come LoRaWAN e NB-IoT, garantendo una copertura efficace anche in aree rurali remote. I dati vengono aggregati in hub locali che utilizzano edge computing per un’elaborazione preliminare, riducendo la latenza e il consumo di banda. Questa infrastruttura permette di rilevare variazioni minime nelle condizioni del terreno, consentendo interventi preventivi prima che eventuali stress idrici o nutrizionali possano compromettere le colture.

Il Controllo a Portata di Smartphone: Oltre la Semplice Automazione

Le piattaforme di gestione agricola moderna hanno evoluto l’interfaccia utente verso sistemi context-aware che si adattano automaticamente alle condizioni operative e alle preferenze dell’agricoltore. Gli algoritmi di machine learning analizzano i pattern di utilizzo per suggerire automaticamente modifiche ai programmi di irrigazione basandosi non solo sui dati dei sensori, ma anche sulle previsioni meteorologiche locali ad alta precisione e sui modelli di crescita specifici per varietà colturale.

I sistemi più avanzati integrano la realtà aumentata: puntando la fotocamera dello smartphone verso un settore del campo, l’agricoltore può visualizzare in sovrapposizione i dati relativi a umidità, nutrienti e stato fitosanitario. Questa tecnologia permette anche di simulare visivamente l’impatto di diverse strategie di irrigazione e fertilizzazione, facilitando il processo decisionale.

L’Intelligenza Artificiale: Il Cervello dell’Agricoltura Moderna

I moderni sistemi di AI agricola utilizzano reti neurali profonde che sono state addestrate su dataset globali contenenti miliardi di punti dati relativi a condizioni di crescita, rese e pratiche agricole. Questi modelli sono in grado di considerare simultaneamente centinaia di variabili, dalle sottili variazioni nella firma spettrale delle foglie alle microvariazioni del microbioma del suolo.

Particolarmente innovativo è l’utilizzo di algoritmi di reinforcement learning che “imparano” continuamente dalle decisioni prese e dai loro risultati. Questi sistemi possono identificare pattern complessi che sfuggirebbero all’occhio umano, come le interazioni sottili tra diverse variabili ambientali e il loro impatto sulla crescita delle piante. La capacità predittiva di questi sistemi raggiunge un’accuratezza del 95% nella previsione dei fabbisogni idrici e nutrizionali con 72 ore di anticipo.

La Visione dall’Alto: L’Integrazione tra Tecnologie Aeree e Terrestri

I moderni sistemi di telerilevamento combinano dati provenienti da multiple piattaforme: satelliti che utilizzano sensori multispettrali e iperspettrali, droni equipaggiati con camere termiche e LiDAR, e sensori terrestri. Questa fusione di dati permette di creare modelli tridimensionali dinamici delle colture con una risoluzione spaziale fino a 2 cm.

I droni più avanzati sono dotati di sistemi di intelligenza artificiale on-board che permettono loro di operare in sciami coordinati, coprendo grandi superfici in tempi ridotti. Questi droni non si limitano al monitoraggio: i modelli più avanzati sono equipaggiati con sistemi di micro-irrigazione di precisione e possono intervenire in tempo reale per correggere situazioni critiche in aree specifiche del campo.

La Sostenibilità come Nuovo Paradigma Produttivo

L’approccio alla sostenibilità nel 2025 va oltre la semplice riduzione degli sprechi. I sistemi moderni integrano modelli di economia circolare: le acque di irrigazione vengono recuperate e purificate attraverso sistemi di fitodepurazione avanzata, mentre i nutrienti vengono riciclati attraverso processi di bioraffinazione che trasformano i residui colturali in fertilizzanti organici di precisione.

L’ottimizzazione raggiunge livelli precedentemente impensabili: i sistemi di fertirrigazione di ultima generazione utilizzano tecnologie di rilascio controllato che permettono di dosare i nutrienti con una precisione del milligrammo, sincronizzando perfettamente il rilascio con le fasi fenologiche delle colture. Questo approccio ha portato a riduzioni del consumo idrico fino al 70% e dei fertilizzanti fino al 60%, mantenendo o addirittura aumentando le rese produttive.

L’Integrazione Totale: Un Ecosistema Digitale Completo

La blockchain nel settore agricolo ha evoluto verso sistemi di “smart contract” che automatizzano la gestione della supply chain. Ogni goccia d’acqua e ogni grammo di fertilizzante vengono tracciati dalla fonte al campo, creando un registro immutabile che garantisce la massima trasparenza e permette di calcolare con precisione l’impronta idrica e carbonica di ogni prodotto.

L’integrazione con sistemi energetici rinnovabili ha raggiunto nuovi livelli di sofisticazione: pannelli solari bifacciali ad alta efficienza si combinano con sistemi di accumulo energetico avanzati e microgrid intelligenti che ottimizzano automaticamente la distribuzione dell’energia in base alle previsioni di consumo generate dall’AI.

Il Futuro è Già Qui: Impatti e Prospettive

L’impatto di queste tecnologie va ben oltre l’ottimizzazione delle risorse. Gli agricoltori che hanno adottato sistemi completi di irrigazione e fertirrigazione di precisione riportano aumenti di produttività fino al 40%, riduzioni dei costi operativi del 35% e miglioramenti significativi nella qualità dei prodotti.

La vera rivoluzione non sta solo nell’adozione di nuove tecnologie, ma nel cambio di paradigma che queste portano con sé: l’agricoltura diventa una scienza di precisione, dove ogni decisione è basata su dati concreti e modelli predittivi avanzati. Questo approccio non solo migliora l’efficienza produttiva, ma contribuisce attivamente alla resilienza del settore agricolo di fronte alle sfide del cambiamento climatico.

Le prospettive future sono ancora più promettenti: lo sviluppo di nuovi sensori quantistici, l’integrazione di sistemi di calcolo quantistico per l’ottimizzazione in tempo reale e l’evoluzione verso sistemi completamente autonomi apriranno scenari ancora più rivoluzionari. L’agricoltura del futuro non sarà solo più produttiva e sostenibile, ma anche più adattabile e resiliente, pronta a nutrire una popolazione mondiale in crescita nel rispetto delle risorse del nostro pianeta.


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10 Dicembre 2024by Redazione

La viticoltura contemporanea si trova al crocevia di una trasformazione epocale, dove l’innovazione tecnologica dialoga con una tradizione millenaria. La fertirrigazione a goccia rappresenta l’evoluzione più significativa nel campo dell’agronomia viticola, un approccio scientifico che ridefinisce i parametri di produzione, sostenibilità e qualità.

Il sistema di fertirrigazione a goccia va oltre il concetto tradizionale di irrigazione. Parliamo di un sistema di microirrigazione che consente un controllo pressoché totale dell’ecosistema vegetativo. Ogni singola goccia diventa uno strumento di precisione, capace di veicolare acqua e nutrienti direttamente all’apparato radicale con un’accuratezza millimetrica.

Impatto Economico e Ambientale

I dati sono eloquenti: un sistema di fertirrigazione a goccia garantisce una riduzione dei consumi idrici fino al 70% rispetto ai metodi tradizionali. Tale efficienza si traduce immediatamente in un duplice vantaggio: sostenibilità ambientale e risparmio economico. Un ettaro di vigneto può risparmiare fino a 3.000 metri cubi di acqua per stagione, con un impatto economico stimabile intorno ai 900-1.500 euro di risparmio diretto.

Qualità Sensoriale: Quando la Tecnologia Esalta il Terroir

L’innovazione tecnologica trova la sua massima espressione nella capacità di modulare lo stress idrico delle piante. Attraverso un controllo precisissimo dell’apporto idrico, è possibile influenzare direttamente la concentrazione di zuccheri, polifenoli e componenti aromatiche. Gli studi dimostrano incrementi qualitativi fino al 35% in termini di concentrazione polifenolica e complessità aromatica.

Investimento Strategico e Ammortamento

L’implementazione di un sistema di fertirrigazione richiede un investimento iniziale che varia tra 2.500 e 5.000 euro per ettaro. Un costo significativo che trova immediata giustificazione nel periodo di ammortamento estremamente contenuto. Le proiezioni economiche indicano un payback period di 3-5 anni, con benefici che si moltiplicano negli anni successivi.

Progettazione: Un Approccio Scientifico Personalizzato

Lungi dall’essere un sistema standardizzabile, la fertirrigazione a goccia richiede una progettazione altamente specializzata. Ogni impianto diventa un ecosistema unico, studiato considerando variabili complesse come composizione del terreno, microclima, varietà di vite, obiettivi produttivi e configurazione del vigneto. Non solo: il sistema va ben oltre le logiche del green marketing. Rappresenta un approccio sistemico alla sostenibilità che include: minimizzazione dell’impronta idrica, riduzione dell’impatto chimico, preservazione della biodiversità del suolo e ottimizzazione delle risorse energetiche

Prospettive Future: L’Agricoltura di Precisione

La fertirrigazione è solo l’inizio di una rivoluzione tecnologica che vedrà l’integrazione di sensori IoT, analisi dei big data e sistemi di intelligenza artificiale nella gestione dei vigneti. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo paradigma produttivo dove tecnologia e natura si fondono in una visione olistica. Non una semplicemente una tecnologia, ma una filosofia produttiva che ridefinisce il rapporto tra uomo, tecnologia e natura. Per i viticoltori moderni rappresenta non solo un’opportunità, ma una necessità strategica per rimanere competitivi in un mercato sempre più esigente e consapevole.


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18 Novembre 2024by Redazione

Nelle ultime ore, la società PanAgri, ditta specializzata nel settore dell’automazione irrigua, ha completato l’installazione di un altro avanzato sistema RTU “Fuori Suolo” in un fragoleto a Scanzano Jonico (Matera).

l CEO Bernardo Grieco, che ha seguito di persona le operazioni di messa in opera, commenta: “Chi decide di coltivare fragole o altri prodotti in fuori suolo, deve conoscere dati agronomici essenziali, che diventano imprescindibili per ottenere produzioni ed evitare problematiche come ristagni irrigui, difficoltà fitopatologiche e scarsa produzione. Abbiamo sviluppato e già testato un sofisticato sistema ideale per le coltivazioni non tradizionali, capace di monitorare aspetti quali temperatura e umidità dell’aria, radiazione solare, percentuale di drenaggio, temperatura, umidità e pH del substrato, pH ed EC del drenaggio (in entrata e uscita), e infine nutrienti essenziali (azoto, fosforo e potassio). Grazie al controllo da remoto, questo sistema permette di monitorare in tempo reale ogni parametro necessario per una coltivazione ottimale e diversa da quella tradizionale, su suolo. Sono 10 gli impianti finora realizzati tra la Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia, per un totale di 15 ettari coperti”.

Le componenti hardware e software degli impianti d’irrigazione automatizzati vengono costruite e assemblate interamente nello stabilimento di Scanzano Jonico (Matera), garantendo a ogni cliente assistenza pre e post installazione, grazie anche a due officine mobili

“Chi sceglie la fertirrigazione di precisione marchiata Irrifarm di PanAgri sa bene di poter contare su sistemi che permettono di risparmiare risorse, ridurre i costi e migliorare la qualità e la resa delle fragole nel medio e lungo termine, così da mettere in praticare un’agricoltura più efficiente e sostenibile”



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