Ufficio stampa - PAN AGRI

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26 Gennaio 2024by Redazione

Negli ultimi tre anni sono più di 50 gli ettari di avocado messi a dimora nel Sud Italia, tra Puglia e Basilicata, che prevedono anche un impianto antibrina automatizzato, indispensabile per evitare il peggio, specie durante la fase di fioritura o di allegagione dei frutti.

Sistemi innovativi risultati efficaci anche nei giorni passati, quando importanti e veloci shock termici hanno interessato queste regioni, con minime che sono scese al di sotto dello zero.

Bernardo Grieco è l’amministratore della Pan Agri, società specializzata nell’irrigazione e fertirrigazione, oltre che installatrice degli impianti su avocado. “Recenti gelate per irraggiamento si sono registrate nelle ultime due settimane – spiega – In poche ore, si è passati da 5°C a -2,5° C. Il momento più freddo della giornata si è avuto alle 6 del mattino. Il calo termico ha fatto partire gli irrigatori antibrina, difendendo così le coltivazioni e creando uno strato di ghiaccio sulle piante”.

Piante di avocado con impianto di antibrina
Piante di avocado con impianto di antibrina

“Ci sentiamo molto soddisfatti nel vedere protette le coltivazioni dei nostri clienti. Ciò consente loro di continuare a credere e investire nella diversificazione colturale. Molte sono le aziende che si sono affidate a noi in questi anni, come Masseria Fruttirossi di Castellaneta e Zuccarella Fattorie Ortofrutticole di Scanzano Jonico”.

Le condizioni pedoclimatiche degli areali meridionali italiani si prestano alla coltivazione dell’avocado, specie nel periodo primaverile-estivo, ma le preoccupazioni degli agricoltori riguardano i mesi invernali e le gelate tardive, ormai frequenti fino ad aprile inoltrato. “Per sopperire a questa problematica, si decide dunque di installare irrigatori antibrina, che entrino in azione non appena la temperatura scende tra 3 e i -3°C, a seconda poi dell’umidità relativa dell’aria. Tutti i dati (come temperatura, umidità dell’aria e Dew Point) vengono poi monitorati tramite l’app Irrifarm e sono sempre disponibili per l’agricoltore. Il nostro sistema di aspersione è a bassa portata: ogni irrigatorie consuma infatti 12 litri/ora e funziona tramite un sistema a pulsazioni. Ha la gittata di un micro-irrigatore. Ogni pianta ne prevede uno; le coltivazioni hanno un sesto d’impianto pari a 6×2 m”.

Stato delle piante prive di irrigatori antibrina, dopo 15 giorni dall’episodio meteorologico.

Per testare al meglio la validità dell’impianto antibrina sull’avocado, Pan Agri ha realizzato un impianto prova nel proprio Centro Sperimentale denominato Pantarei di Metaponto (Matera), che ospita 500 piante delle varietà Hass e Ettinger, trapiantate a giugno del 2023. Una minima parte delle piante messe a dimora è priva però della protezione antibrina: una scelta voluta, al fine di dimostrare e valutare le differenze nel momento in cui si verificano abbassamenti termici.

 

Fonte: FreshPlaza


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2 Novembre 2023by Redazione

ISMEA finanzia fino al 75% di contributi a fondo perduto per la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura.

Il Fondo innovazione finanzia investimenti volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

Dotazione finanziaria per l’anno 2023: 75 milioni di cui 10 milioni per le PMI con sede operativa nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali di maggio 2023 (consulta elenco).

Possono essere ammesse le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:

  • risultano attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda.
    In caso di svolgimento di più attività, il requisito deve sussistere per ogni specifica attività alla quale è
    destinato l’investimento per il quale si richiede il contributo ai sensi del Decreto;
  • hanno sede nel territorio nazionale;
  • non risultano in difficoltà;
  • effettuano Investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (ridotto a 10.000 euro per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro;
  • non hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Tutte le soluzioni Irrifarm® per l’irrigazione automatizzata rientrano nelle spese finanziabili da questo bando.

Allegati:

Presentazione_FONDO_INNOVAZIONE_30_ottobre_2023.pdf

ELENCO_CODICI_ATECO_FONDO_INNOVAZIONE.pdf



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    21 Luglio 2022by Redazione

    In questo momento ci sono tre particolari problematiche (tra le altre) che attanagliano le imprese agricole, piccole o grandi che siano: la forte carenza di manodopera, la scarsa disponibilità di acqua e l’aumento significativo dei costi dell’elettricità, necessaria tra l’altro per alimentare le pompe di irrigazione.

    Fortunatamente, però, tecnologia e automazione arrivano a supporto delle aziende, come il sistema completo e modulare Irrifarm, capace di garantire la sostenibilità economica e ambientale, oltre che una migliore gestione delle operazioni colturali. A parlarcene è Bernardo Grieco della Pan Agri, società con un’esperienza trentennale nel settore dell’automazione irrigua, nonché ideatore di Irrifarm.

    “Trattasi di un’apparecchiatura progettata per la gestione e il monitoraggio dell’irrigazione, della fertirrigazione e della sensoristica in campo, permettendo al contempo di limitare il personale impegnato in azienda, di ottimizzare il consumo di acqua (e non solo) e di risparmiare in termini di elettricità. Le aziende sono alla continua ricerca di personale per le principali attività di routine, poiché solitamente affidate all’intervento umano. Non si tratta soltanto di lavoratori stagionali impegnati nella raccolta dei frutti, ma di operai da inserire stabilmente in organico, che però sono difficili da reperire”.

    “Con Irrifarm, niente pulizia manuale dei filtri, niente dosaggi approssimativi delle sostanze nutritive e nessuna necessità di recarsi fisicamente in campo per aprire le valvole dell’impianto di irrigazione. Tutto si svolge e si aziona da remoto, tramite uno smartphone”.

    “Il kw/h ha raggiunto prezzi proibitivi, eppure l’energia rimane fondamentale per irrigare, soprattutto per quelle aziende dove l’acqua non arriva per caduta e sono pertanto costretti a tirarla fuori da pozzi o invasi con pompe alimentate elettricamente. Una spesa enorme, specie se manca un monitoraggio e una programmazione dell’irrigazione, con tempi e volumi dell’acqua erogata”.

    “Le soluzioni Irrifarm sono progettate e realizzate interamente nei laboratori Pan Agri, a Scanzano Jonico (Matera), così da assicurare ai clienti rapidità nelle operazioni di installazione, assistenza e supporto quasi in tempo reale e costanti aggiornamenti software/hardware. I prezzi sono contenuti e competitivi. Sono sistemi modulari che partono da poche centinaia di euro. La nostra mission è quella di rendere il lavoro più semplice e meno faticoso per gli agricoltori”.

    Il sistema Irrifarm viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Netafim con il marchio Netafarm.

    Fonte: FreshPlaza


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    28 Giugno 2022by Redazione

    La crisi idrica si sta allargando in quasi tutte le regioni italiane e il bisogno d’acqua per le coltivazioni aumenta. “Ma se è vero che l’agricoltura dovrebbe essere favorita in questo periodo emergenziale, è anche vero che occorre cambiare i sistemi di irrigazione e indirizzarsi verso apparecchiature capaci di razionalizzare il consumo grazie alla gestione e al monitoraggio continuo dell’irrigazione. Il sistema di sensori ambientali e del terreno e la gestione degli stessi da remoto sono la soluzione per fronteggiare questo grande problema, che si teme possa peggiorare nelle prossime settimane”. Così esordisce Bernardo Grieco, CEO di Pan Agri, società attiva da oltre 30 anni nell’automazione irrigua e ideatore del sistema innovativo Irrifarm.

    “Nel giro di 2 anni, abbiamo installato oltre 400 macchine in tutta Italia, prevalentemente su agrumi, kiwi, kaki, uva da tavola e fragole. Irrifarm permette all’agricoltore di monitorare e programmare l’irrigazione (scegliendo tempi e volumi dell’acqua) a distanza, mediante applicazioni mobile e desktop. La carenza della manodopera e i rincari dell’energia hanno dato una forte spinta alle vendite. Ora, con l’emergenza siccità, si registra un ulteriore aumento delle richieste e l’interesse arriva addirittura anche dalle risaie, le quali è noto necessitano di grandi quantità d’acqua”.

    Da sinistra: valvole, Smartbox Irrifarm e sensore multilivello del terreno

    I sensori ambientali in campo e nel suolo sono di primaria importanza in queste settimane di grande caldo e siccità. Ad esempio, quello relativo all’umidità del terreno è un apparecchio che viene interrato a diverse profondità (10, 30, 50 e 80 cm) e che è in grado di indicare con precisione il grado di umidità degli strati del suolo in cui viene ospitato l’apparato radicale, così da poter capire se bisogna integrare o diminuire l’irrigazione. Inoltre, non di poco conto sono le periferiche radio montate in diverse zone del campo, tramite le quali è possibile conoscere umidità dell’aria, radiazione solare e temperatura in serra o in campo aperto”.

    “Il prezzo di vendita, già di per sé contenuto, è rimasto invariato, nonostante i rincari delle materie prime. Per venire incontro alle aziende agricole, abbiamo deciso di assorbire gli aumenti, pur riducendo i profitti. Una strategia che abbiamo potuto adottare, soprattutto perché Irrifarm viene costruito e assemblato nel nostro stabilimento di Scanzano Jonico (Matera)”.

    Il sistema Irrifarm viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Netafim con il marchio Netafarm.

    Fonte: FreshPlaza


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    13 Maggio 2022by Redazione

    Dopo il successo di Irrifarm, il sistema innovativo e completo per la gestione e il monitoraggio dell’irrigazione e della fertirrigazione da remoto di aziende medio-grandi, ora la Pan Agri lancia sul mercato IrriGò, un modello ideale per realtà imprenditoriali più piccole, avente le stesse funzionalità, ma più contenuto in termini di grandezza e di potenzialità.

    A parlarcene è Bernardo Grieco, CEO della suddetta società della Basilicata, specializzata nel settore dell’automazione irrigua. “Viste le richieste che ci pervenivano da parte di aziende con meno di 10 ettari, abbiamo pensato di inserire in catalogo una nuova macchina dal costo contenuto che potesse essere accessibile anche agli agricoltori che, seppur lavorando su superfici limitate, sono accomunati dalla voglia di monitorare e programmare l’irrigazione, la fertirrigazione e rilevare i dati climatici e di campo tramite lo smarthphone”.

    IrriGò prevede fino a un massimo di 8 valvole in campo, 3 ingressi per la gestione dei fertilizzanti, oltre che ai programmi a condizione per l’antibrina, il raffrescamento e l’umidificazione. L’apparecchio è formato innanzitutto da un controller principale (o programmatore), sul quale ogni azienda può decide quale sensoristica configurare per monitorare i parametri del terreno e del clima. Alcuni dei sensori disponibili sono ad esempio quello per la velocità e direzione del vento, sensore radiazione solare, sensore pioggia, sensore tempi umidità/press. aria, Wet bulb, Dew Point ed ETO”.

    Il sistema è sul mercato da alcune settimane e può essere applicato a qualsiasi coltura arborea ed erbacea. “Abbiamo già consegnato le prime macchine ad aziende del Sud Italia che coltivano fragole, kiwi o altra tipologia di frutta. Tutte le apparecchiature, sia software che hardware, vengono progettate e assemblate nei nostri laboratori di Scanzano Jonico”.

    Tramite un’applicazione, l’agricoltore può decidere quando irrigare, quale valvola attivare e la quantità di fertilizzante da somministrare. Irrigò vuole agevolare le aziende nel programmare a distanza le principali attività agronomiche, entrando in un’ottica di risparmio idrico, di migliore gestione del dosaggio delle soluzioni nutritive e permettendo inoltre di avere sempre a portata di mano le informazioni trasmesse dai sensori in campo. Il cliente può anche decidere la modalità del salvataggio e dell’archiviazione dei dati provenienti dal monitoraggio, che quindi può avvenire tramite memoria esterna SD card o Cloud certificato 4.0″.

    Il sistema IrriGò viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Pan Agri e da Netafim.

    Fonte dell’articolo FreshPlazaFreshPlaza


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    18 Marzo 2022by Redazione

    Crescono le aziende agricole che si avvicinano all’automazione, a prescindere da quali coltivazioni siano state impiantate. Tra i sistemi più diffusi sul mercato c’è Irrifarm, uno smartbox innovativo e modulare, utile a gestire e monitorare da remoto l’irrigazione, la fertirrigazione e la sensoristica in campo.

    Una delle ultime istallazioni realizzate da Pan Agri, progettatore e assemblatore del suddetto sistema, riguardano degli actinidieti di una società agricola sita a Scanzano Jonico (Matera). Ne abbiamo parlato con il titolare, Graziano Lascaro.

    Da sinistra: Graziano Lascaro (imprenditore agricolo) e Bernardo Grieco (Pan Agri).

    “La realizzazione dei miei due impianti di kiwi giallo è terminata da qualche giorno. Trattasi di coltivazioni estese su una superficie totale di 5 ettari, distanti però qualche chilometro l’una dall’altra. Essendo anche un fragolicoltore, con circa 16 ettari investiti, ho la necessità di ottimizzare il tempo e l’impiego della manodopera. Sono sempre stato affascinato dall’idea di programmare le principali attività agronomiche a distanza, poiché è un’operazione che posso tranquillamente effettuare anche dal mio smartphone, in qualunque posto, senza dovermi affidare ai miei collaboratori, che invece potrebbero essere impegnati in altri lavori più urgenti. L’automazione diventa quasi obbligatoria per chi, come me, non lavora su un unico corpo aziendale, ma ha diversi appezzamenti che, seppur ubicati nello stesso territorio, sono comunque distanti tra loro”.

    Sistema Irrifarm completo per la gestione di uno dei due impianti.

    “Oltre al controllo completo sull’irrigazione e la fertirrigazione, il mio sistema Irrifarm include anche un “programma a condizione” per il raffrescamento e l’umidificazione, grazie al doppio impianto irriguo: uno a goccia, con il quale viene svolta l’attività di irrigazione e di fertirrigazione, e uno ad aspersione. Riesco ad avere un monitoraggio costante dell’umidita in campo attraverso sensori multilivello interrati a 3 diverse profondità: 10, 30 e 50 cm. A rendere il tutto più semplice sono le periferiche radio montate in diverse zone del campo, dalle quali è possibile conoscere l’umidità relativa e la temperatura interna registrate sotto al telo di copertura. Il monitoraggio viene completato dalla stazione meteo istallata sopra lo Smartbox”.

    Unità periferica di campo radio per il controllo da remoto dell’umidità del suolo a più livelli, della temperatura e dell’umidità dell’aria.

    L’intera gestione dell’irrigazione e fertirrigazione è effettuata sia a tempo sia a volume. L’agricoltore può decidere tempi, quantità di acqua da integrare e dosaggio (litri per metro cubo di soluzione nutritiva) da somministrare alla coltivazione.

    Smartbox, componenti interne
    Smartbox, componenti interne

    Il sistema Irrifarm viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Netafim con il marchio Netafarm.

     

    fonte: FreshPlaza


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    11 Febbraio 2022by Redazione

    Il nuovo sistema innovativo e completo per la gestione e il monitoraggio dell’irrigazione e della fertirrigazione da remoto si chiama Irrifarm. Un’apparecchiatura progettata e assemblata da Pan Agri, realtà specializzata nell’irrigazione e fertirrigazione da oltre trent’anni, che viene poi racchiusa in uno smart-box di pochi metri, montato su una piattaforma in cemento realizzata sul terreno. Irrifarm sembra stia riscuotendo un ottimo successo in diversi areali. Molte le aziende italiane che finora hanno deciso di installare il sistema, poiché attratte non solo dalla sua estrema efficacia, ma anche dai costi contenuti.

    Siamo andati a visitare gli smart-box di Irrifarm presso Nicofruit, tra le prime aziende a voler installare questo nuovo sistema di automazione. A parlarcene è Demetrio Nicodemo, responsabile di produzione dell’azienda.

    “Grazie a Irrifarm, posso concentrarmi su alcuni aspetti che fino a qualche tempo fa ero costretto a lasciare in secondo piano. Siamo partiti circa 5 anni fa, inserendo qualche sensore di campo in un piccolo fragoleto. Ora, tutta la nostra azienda è automatizzata grazie a 4 smart-box localizzati in diversi punti, in grado di gestire circa diversi ettari tra fragole, drupacee e kiwi. Certo, lo scetticismo non è mancato, ma la verità è che adesso non riusciamo più a fare a meno di questa tecnologia, perché più precisa ed efficiente dell’intervento umano. Una vera svolta per l’imprenditore agricolo!”.


    Da sinistra: Bernardo Grieco (CEO di Pan Agri) e Demetrio Nicodemo (responsabile di produzione Nicofruit).

    “Con uno smartphone, riusciamo a gestire e monitorare l’irrigazione, la fertirrigazione, rilevare e misurare i dati climatici e di campo. Mediante dei semplici comandi, programmiamo tempi e volumi dell’acqua, il dosaggio delle soluzioni nutritive e monitoriamo le informazioni trasmesse dai sensori in campo. I dati, aggiornati in modo costante, ci permettono di capire se quanto è stato fatto risulta corretto. Le somministrazioni automatizzate ci consentono di poter nutrire le piante poco e spesso, in base alle necessità del periodo”.


    Unità periferica radio Rtu, utile per l’apertura delle valvole e il monitoraggio dei parametri ambientali.

    “Tutte le colture hanno bisogno in maniera periodica di interventi nutrizionali, in base alle loro fasi fenologiche e all’andamento climatico. Con Irrifarm riusciamo a gestire a distanza 3 diverse coltivazioni, seppur molto diverse tra loro. Assicurato è anche il notevole risparmio idrico, grazie alle sonde posizionate in diversi punti del terreno”.


    Il più piccolo dei 4 Smart-box di Nicofruit. 

    Bernardo Grieco, amministratore della Pan Agri e ideatore di Irrifarm invece ci spiega: “L’esperienza di Nicofruit ci fa comprendere quanto sia vantaggioso investire in automazione sia per una questione tecnica agronomica sia economica. Tutti i sistemi di questo cliente sono stati studiati e progettati nei minimi particolari, per poi essere installati in campo in pochi giorni. Stiamo per terminare l’installazione anche di un altro smart-box Irrifarm presso questa azienda della Basilicata”.


    Nuovo Smart-box Irrifarm in fase di installazione presso l’azienda Nicofruit.

    “Il sistema è modulare e si adatta a tutte le esigenze e alle diverse coltivazioni. Si parte da gruppi con una capacità di 10 litri/secondo fino ad arrivare a 100 litri/secondo. Il sistema viene costruito e assemblato nei nostri lavoratori: è per questo che riusciamo ad abbattere i costi e a proporlo a un prezzo giusto”.

    Il sistema IrriFarm viene distribuito in esclusiva per l’Italia da Netafim con il marchio Netafarm.

    Fonte: FreshPlaza


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    30 Settembre 2021by Redazione

    Irrifarm è il sistema completo per la gestione dell’irrigazione da remoto, grazie al quale è possibile monitorare le valvole in campo e la fertilizzazione, rilevare e misurare i dati climatici e di campo, controllare l’irrigazione e programmare le attività agronomiche. Una serie di attrezzature professionali, tutte incluse in un box della lunghezza di 3 metri, 2 mt di larghezza e 2,70 mt di altezza.

     

    Smart-box di Irrifarm con 4 vasche per fertilizzante

     

    Un sistema modulare e ideale per qualsiasi coltura, che permette di gestire sia le piccole imprese sia quelle con diverse centinaia di ettari. Automatizzare significa rendere tutto più efficiente: basti pensare a quanto è utile ottimizzare l’impiego delle risorse umane, gestendo a distanza molte delle principali attività di routine, un tempo affidate esclusivamente all’intervento umano. Tutto questo si traduce in un notevole miglioramento in termini di gestione del tempo, della logistica e dell’impatto ambientale“.

    A parlare è Bernardo Grieco, Ceo della Pan Agri di Scanzano Jonico (Matera), una realtà imprenditoriale con un’esperienza trentennale nel settore dell’automazione irrigua.

     

    Visualizzazione interna dello smart-box

     

    “L’idea di creare un unico sistema che racchiudesse tutti gli strumenti necessari a gestire l’irrigazione, il dosaggio delle soluzioni nutritive e la sensoristica in campo, con dati consultabili facilmente con la nostra App, è finalmente diventata realtà. Lo smart-box viene montato su una piattaforma in cemento direttamente sul terreno, con un sistema “in and out” (ingresso e uscita). Con lo smart-box di Irrifarm, l’imprenditore agricolo riesce a gestire da remoto la propria azienda, con un controllo sempre e ovunque. Abbiamo numerosi smart box da consegnare nelle prossime due settimane, con installazioni che riguardano coltivazioni di fragole, agrumi, uva da tavola, produzioni in fuori suolo e altre piante da frutto”.

     

     

    “E’ un sistema creato, assemblato e certificato direttamente nel nostro stabilimento di Scanzano Jonico, e poi istallato in campo nell’arco di 72 ore, per garantire alle aziende di continuare con le loro consuete attività. E’ uno smart-box che sta avendo un enorme successo non solo per le diverse funzionalità descritte, ma anche per il suo costo contenuto. Tra la Puglia e la Basilicata contiamo già qualche migliaio di ettari gestiti con Irrifarm ma, grazie all’accordo commerciale con Netafim, azienda Israeliana multinazionale leader mondiale nel settore dell’irrigazione, riusciamo a proporlo e distribuirlo in tutta Italia con il marchio Netafarm”.

    Installazione smart-box di Irrifarm in un vigneto

     

    “La semplicità dell’App, anch’essa sviluppata nei laboratori Panagri, e dell’intero sistema, consentono una fruizione semplice e immediata sia alle persone con una maturata esperienza in campo sia a quelle che non hanno molta dimestichezza con le apparecchiature tecnologiche”.

     

    “Sul nostro nuovo sito è presenta un configuratore online (clicca qui per entrare) che permette di creare virtualmente l’impianto, in base alle caratteristiche della propria azienda. Nei vari passaggi, è possibile definire tutti i macchinari e la sensoristica in campo, sceglierne la quantità, le tipologie e richiedere un preventivo personalizzato”.

    Fonte: Frashplaza



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